Siglata il 17 febbraio 2010 l’intesa tra Governo, Regioni e Parti sociali sulla formazione professionale finalizzata a sperimentare un utilizzo più efficace e mirato delle risorse disponibili per la formazione professionale, che nel 2010 ammontano a circa 2,5 miliardi di euro.
L’obiettivo è valorizzare la preparazione professionale degli inoccupati, dei disoccupati e dei lavoratori in mobilità o in cassa integrazione, innanzitutto attraverso la rilevazione dei fabbisogni formativi e l’introduzione di un metodo di apprendimento per competenze, che sostituisca l’approccio scolaricistico per discipline separate.
Tra le novità, l’individuazione di “valutatori” indipendenti che potranno certificare le effettive competenze dei lavoratori, la rivalutazione dell’istruzione tecnico-professionale, il rilancio del contratto di apprendistato e l’ampliamento e diversificazione delle azioni formative per gli inoccupati, anche promuovendo l’apprendimento nell’impresa.
L’accordo prevede anche l’istituzione presso questo Ministero di una Cabina di regia nazionale per l’analisi dei fabbisogni di competenze e figure professionali nei territori e nei diversi settori produttivi, finalizzata non solo a rendere visibili i bacini di occupazione nascosta, ma anche e soprattutto a promuovere una qualificata occupabilità delle persone.
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